L’Etiopia del XVIII secolo era un mosaico vibrante di culture, religioni e interessi politici spesso in conflitto. Un elemento cruciale che contribuiva a questo equilibrio instabile era il potere dell’imperatore. Era lui, tradizionalmente, a detenere l’autorità suprema, sia temporale che spirituale.
Tuttavia, la storia etiopica non è solo una narrazione di sovrani onnipotenti. La “Ribellione dei Guagga” del 1769-1770, un movimento sociale e religioso guidato da uno straordinario individuo di nome Gugsa, offre un affascinante esempio della fragilità del potere imperiale e dell’impatto profondo che le idee religiose possono avere sulla storia.
Per comprendere a fondo questo evento, è necessario immergersi nel contesto storico in cui si sviluppò. L’imperatore Yohannes II, uomo ambizioso ma profondamente impopularizzato per le sue politiche centralizzatrici, aveva alienato ampi strati della popolazione. La sua decisione di imporre una nuova interpretazione del cristianesimo etiopico, in particolare l’idea di una “Santa Trinità” composta da Cristo, Maria e Yohannes stesso (un tocco audace che non passò inosservato!), fu considerata blasfema da molti.
Fu proprio in questo terreno fertile di insoddisfazione popolare che Gugsa, un carismatico predicatore proveniente dal gruppo religioso dei “Guagga” (nome che deriva dalla loro pratica di indossare una particolare tunica con motivi a zig-zag), trovò l’occasione per lanciare la sua sfida. Gugsa, proclamandosi il vero messia, attirava grandi folle con il suo messaggio di uguaglianza sociale e rifiuto dell’autorità imperiale. I Guagga, tradizionalmente considerati una setta marginale, si trasformarono così in una potente forza rivoluzionaria.
La ribellione scoppiò a Gondar, l’antica capitale imperiale, nel 1769. Gugsa, guidando un esercito di seguaci fervidi e determinati, pose rapidamente sotto assedio la città. L’imperatore Yohannes II, preso alla sprovvista, si trovò in una posizione estremamente vulnerabile.
La resistenza imperiale fu debole e disorganizzata. La nobiltà, tradizionalmente fedele all’imperatore, era divisa sulla questione di Gugsa e molti erano attratti dalla promessa di un ordine sociale più equo. La popolazione locale, esasperata dalle politiche di Yohannes II, si schierò apertamente con i ribelli.
La Caduta di un Imperatore:
Dopo mesi di assedio, Gondar cadde nelle mani dei Guagga nel 1770. L’imperatore Yohannes II fu catturato e ucciso in circostanze ancora oggi avvolte nel mistero. Alcuni sostengono che Gugsa stesso abbia ordinato la sua esecuzione; altri ritengono che sia stato il popolo, ormai esasperato dal suo regno tirannico, ad assumere la giustizia nelle proprie mani.
La “Ribellione dei Guagga” fu un evento storico di grande importanza. La caduta di Yohannes II aprì una nuova era per l’Etiopia. Dopo il suo assassinio, il trono passò a Tekle Haymanot II, il quale affrontò la difficile sfida di ristabilire l’ordine e la coesione nel paese lacerato dalla guerra civile.
Conseguenze:
La Ribellione dei Guagga ebbe un impatto profondo sulla società etiopica:
Effetto | Descrizione |
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Declino dell’autorità imperiale: | La ribellione mise in luce la vulnerabilità dell’imperatore e il crescente malcontento popolare. |
Emergere di nuovi movimenti religiosi: | L’esperienza dei Guagga ispirò altre sette religiose a mettere in discussione l’ordine sociale esistente. |
Cambiamento nella percezione del potere: | La ribellione contribuì a creare un senso di empowerment tra le masse, aprendo la strada a ulteriori sfide all’autorità tradizionale nel futuro. |
La storia della “Ribellione dei Guagga” è una testimonianza affascinante dell’intreccio complesso tra religione, potere e società nell’Etiopia del XVIII secolo. L’impatto di questo evento si fece sentire per molti anni a venire, contribuendo alla trasformazione politica e sociale del paese.
In conclusione, la “Ribellione dei Guagga” non fu solo un episodio isolato nella storia etiopica, ma un momento di svolta che rivelò le profonde tensioni sociali esistenti e aprì la strada a nuove forme di organizzazione politica e religiosa nel paese.